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Marco Filippini

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Dolore pediatrico, c’è ancora molta strada da fare

3 ott 2013

Dolore pediatrico, c’è ancora molta strada da fare

Nonostante la Legge 38/2010 estenda l’accesso alla terapia antalgica anche ai bambini, il trattamento del dolore pediatrico è un aspetto ancora sottovalutato.

A dirlo sono i risultati emersi dalla prima fase del progetto “Piper” (Pain in Pediatric Emercency Room), recentemente resi noti. Lo studio – che dal 2010 a oggi ha raccolto l’esperienza di 19 Pronto Soccorso italiani nella gestione del dolore in fase di triage, visita e dimissione – ha rilevato come nel 33% dei casi ai pazienti pediatrici in emergenza non venga prescritta alcuna terapia antidolorifica. Un dato importante, se si considera che il dolore è un sintomo comune all’80% dei bambini ricoverati e al 60% di quelli che si presentano ai PS.

Queste evidenze si vanno a sommare a quelle presentate da Franca Benini – coordinatrice di “Piper” e responsabile del Centro regionale veneto di terapia antalgica e cure palliative pediatriche, Dipartimento di Pediatria, Università degli studi di Padova – all’avvio di un ulteriore progetto dedicato a combattere la sofferenza dei più piccoli, denominato “Spegni il dolore – La rete delle lampade”. Secondo quanto riportato dalla dottoressa, nel 31,6% dei casi non si utilizzerebbero scale algometriche per la misurazione del dolore, oltre 1 volta su 5 la presenza del dolore non verrebbe nemmeno registrata nella cartella clinica e nel 47,4% dei casi non sarebbe applicato alcun protocollo nel trattamento del dolore.

Una situazione critica, secondo Benini, poiché “spesso una sofferenza non adeguatamente trattata può influenzare il comportamento psicologico del bambino e anche la sua soglia del dolore, con evidenti conseguenze in età adulta”. E continua: “Eppure la Legge 38 è stata tra le prime al mondo a sancire il diritto del minore al controllo algico secondo programmi dedicati e specifici”.

Una maggiore appropriatezza terapeutica, del resto, si tradurrebbe anche in una riduzione dei costi legati all’assistenza. Obiettivo fondamentale di “Piper” è favorire la stesura di raccomandazioni per la gestione di ogni tipologia di dolore all’interno dei Pronto Soccorso pediatrici e individuare una strategia giuridicamente valida per utilizzare terapie farmacologiche e non, contro il dolore. “I primi due protocolli”, conclude Benini, “interesseranno la fase di triage e il dolore da procedura”.

FONTI: www.sanita.ilsole24ore.com/art/regioni-e-aziende/2013-07-23/dolore-pediatrico-progetto-piper-133910.php?uuid=AbYfTjGI