Terapia del dolore: presentati a Siviglia alcuni nuovi dati
E’ appena terminato a Siviglia un simposio sulla gestione del
dolore, con il patrocinio di Aisd, Federdolore, Fondazione Paolo Procacci e della Sociedad Española del Dolor.
Oltre 500 gli specialisti partecipanti di entrambi i Paesi, tra algologi, oncologi, palliativisti, ortopedici e fisiatri. In
occasione dell’evento scientifico, sono stati illustrati i risultati ottenuti negli ultimi due anni su un’ampia
casistica di pazienti italiani e spagnoli, colpiti da diverse tipologie di dolore cronico, di natura sia benigna sia
oncologica. “La costipazione da somministrazione di oppioidi – ha spiegato Leonardo Gottin, Professore Associato di Anestesia e
Rianimazione, Specialista in Fisiopatologia e Terapia del Dolore, Università degli Studi di Verona – si
presenta di frequente nei pazienti che assumono queste terapie per lunghi periodi, pregiudicando il
benessere generale, aumentando i costi legati a degenze ospedaliere e a trattamenti farmacologici specifici.
Lo studio da noi condotto per due anni su soggetti con dolore non neoplastico, legato soprattutto a
osteoartrosi del rachide, intendeva valutare i benefici della combinazione ossicodone-naloxone rispetto al
solo ossicodone, in termini di sviluppo di tolleranza, una forma di adattamento neurologico alla
somministrazione cronica di oppiacei che può esigere un incremento del dosaggio per produrre i medesimi
effetti. I dati raccolti hanno evidenziato nel gruppo trattato con la nuova associazione la necessità di dosi
significativamente inferiori, soprattutto a 18 e a 24 mesi, per cui è pensabile che il farmaco possa proteggere
dallo sviluppo di tolleranza. In più, si è avuta un’importante riduzione della stipsi e una minore intensità della
sintomatologia dolorosa. Risultati così significativi aprono interessanti prospettive nella gestione futura del
paziente con dolore cronico”.
Da MarketPress 4 Marzo 2013