Dolore alla schiena: indagine sui fattori predittivi

Una ricerca italiana punta a capire “a priori” chi è a rischio di dolore alla schiena e come curarlo
Un finanziamento da 6 milioni di euro è stato vinto nelle scorse settimane da uno dei principali gruppi di ricerca italiani nel campo della terapia del dolore, guidato da Massimo Allegri, ricercatore della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo – Università degli Studi di Pavia e a cui partecipa anche Guido Fanelli, dell’Università di Parma. Scopo della ricerca è l’individuazione dei fattori predittivi, sinora mai indagati, del dolore alla schiena. L’idea principale, è infatti quella di identificare marcatori nel sangue che possano dire a priori chi è a rischio di avere mal di schiena e discriminare il tipo di terapia.
L’Università di Parma, nella persona di Guido Fanelli, ha giocato un ruolo attivo nell’elaborazione e nella partecipazione a questo ambizioso progetto, ottenendo 500.000 euro per lo svolgimento della complessa attività prevista. A Parma in particolare, mediante particolari tecniche invasive, si cercherà di determinare sia come il mal di schiena possa manifestarsi nei soggetti a rischio, sia come possa essere trattato. Il dolore alla schiena rappresenta una delle cause più importanti di dolore lombare nella società moderna e a esso sono associati importanti costi sociali e clinici.
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