Dolore Oncologico : poca appropriatezza terapeutica
Il trattamento del dolore oncologico rappresenta un problema troppe volte sottovalutato. La ricerca,
indicata con l’acronimo EPIC (European Pain in Cancer) e realizzata in 11 Paesi
europei più Israele, è stata condotta secondo una
precisa prospettiva: esaminare l’esperienza del dolore oncologico secondo il
punto di vista del paziente.
La ricerca ha coinvolto i seguenti Paesi: Repubblica Ceca, Danimarca,
Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Norvegia, Romania, Svezia, Svizzera,
Regno Unito e Israele.Sono stati contattati 5084 soggetti per essere sottoposti alla I fase di
screening. Nell’ambito di questo campione, i ricercatori sono riusciti
a raccogliere i dati demografici di 5049 soggetti: la fascia di età più
rappresentata era quella compresa fra 50 e 59 anni; il 40% erano uomini e il
59% donne. I tipi di neoplasie più frequenti erano il tumore della mammella
(28%), della prostata (12%), dell’intestino e del colonretto (9%), del polmone
(8%). La prevalenza del dolore era sostanzialmente diversa tra i vari tipi di
neoplasia: i pazienti con prevalenza massima di dolore (> 85%) erano quelli
affetti da tumore di pancreas, ossa e cervello, da linfoma, da tumore del
polmone e della testa-collo; la prevalenza più bassa (< 75%) era riferita dai
pazienti con tumore alla prostata e con leucemia.
Dai dati raccolti è emerso che il 23% dei pazienti che riferiva intensità
di dolore pari o superiore a 5 nella scala numerica di valutazione del
dolore non riceveva alcun trattamento analgesico.Considerando poi il campione
di pazienti che riferiva un’intensità di dolore
classificata severa (241), di questi solo
il 42% riceveva un trattamento con
oppiacei forti.
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