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Sindrome delle gambe senza riposo frequente tra i pazienti in cure palliative

25 mar 2014

Sindrome delle gambe senza riposo frequente tra i pazienti in cure palliative

Tra i pazienti sottoposti a cure palliative, la sindrome delle gambe senza riposo, nota anche come Restless Legs Syndrome (RLS), risulta un disturbo comune e associato a una compromessa qualità di vita.

A mettere in evidenza questo legame è uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Palliative Care, che ha analizzato la frequenza e l’impatto della sindrome delle gambe senza riposo presso un campione di 76 degenti in cura con trattamenti palliativi.

La sindrome delle gambe senza riposo è una malattia neurologica cronica, caratterizzata da un bisogno incontenibile di muovere gli arti inferiori, spesso associato a sensazione di fastidio, prurito e dolore. Il disturbo interferisce spesso con il processo di addormentamento, causando insonnia. La stanchezza che ne consegue può compromettere le attività quotidiane, determinare stress, sbalzi d’umore, persino depressione e ipertensione, dovute alla carenza di un riposo normale.

Secondo l’analisi pubblicata sul Journal of Palliative Care, oltre il 40% dei pazienti presi in esame risultava positivo alla sindrome delle gambe senza riposo, con sintomi di intensità da moderata a severa, oltre a una compromessa qualità di vita specificamente correlata alla RLS. Pertanto la frequenza e l’impatto di questa patologia tra i pazienti sottoposti a cure palliative sono molto significativi.

Non esiste al momento una cura risolutiva per la sindrome delle gambe senza riposo tuttavia, con i farmaci attualmente disponibili, è possibile ridurne i sintomi. Quelli considerati di prima scelta sono i dopamino-agonisti non ergot e i farmaci alfa-2-delta ligandi, come gli anticonvulsivanti. Secondo alcuni studi, però, 4 pazienti su 10 non rispondono ai trattamenti di prima linea e un altro 25-50%, dopo un anno, ne interrompe l’assunzione per mancanza di benefici o a causa degli effetti collaterali.

Anche gli oppioidi sono farmaci che possono essere usati per il controllo della sintomatologia legata alla sindrome delle gambe senza riposo. Un recente articolo di Lancet Neurology ha evidenziato come, nei soggetti affetti da RLS che non rispondono alle terapie standard, l’associazione ossicodone/naloxone si sia dimostrata efficace e ben tollerata, sia a breve che a lungo termine.

Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24601071