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Marco Filippini

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Parte la Rete piemontese di Terapia del Dolore e Cure Palliative pediatriche

21 mar 2014

Parte la Rete piemontese di Terapia del Dolore e Cure Palliative pediatriche

Il Piemonte è la prima Regione italiana a istituire con Delibera ufficiale la Rete di Terapia del Dolore e Cure Palliative pediatriche.

Ad afferire alla Rete piemontese di Terapia del Dolore e Cure Palliative pediatriche saranno le strutture ospedaliere regionali, dotate di reparti pediatrici, coordinate da due Centri di riferimento: l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio Ospedaliero OIRM/Sant’Anna e l’AO SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. La stessa Città delle Salute e della Scienza è stata inoltre designata quale sede del primo Hospice pediatrico operante in Regione Piemonte.

Il Piemonte si riconferma così la Regione più attenta al problema dolore e più attiva nella lotta concreta a questa patologia. Come ha sottolineato Rossella Marzi, Coordinatore della Commissione regionale Terapia del Dolore, con questo nuovo atto viene completato l’iter di applicazione della Legge 38/2010 e realizzato quanto disposto dall’Intesa Stato-Regioni del 25 luglio 2012.

Nella popolazione piemontese, ogni anno, 80 bambini hanno la probabilità di morire per condizioni limitanti la sopravvivenza (30 di cancro, 50 di altre condizioni) e 600-800 hanno la probabilità di essere affetti da condizioni limitanti la sopravvivenza; di essi, 300-400 hanno necessità di cure palliative. Franca Fagioli, Direttore S.C. Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, ha evidenziato come l’istituzione di questa rete non sia un semplice passaggio formale, ma permetterà di dare vita a un’aggregazione funzionale ed integrata dell’attività di terapia del dolore e cure palliative rivolte al minore ed erogate in diversi settings assistenziali, sia in ambito territoriale che ospedaliero.

La presa in carico del bambino avverrà a diversi livelli, con la continua integrazione di figure professionali quali il pediatra o il medico di famiglia, il personale infermieristico che si occupa di assistenza domiciliare, il personale medico-infermieristico all’interno dei reparti/ospedali ad indirizzo pediatrico nell’area di domicilio del minore, il personale medico-infermieristico del Centro di riferimento regionale e gli psicologi con specifica formazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore Sanità